Vorresti partecipare per la prima volta a un’asta giudiziaria ma non hai idea di quali spese dovrai affrontare?
Ho scritto questo articolo proprio per te.
Sfatiamo subito la credenza che il bene acquistato all’asta possa nascondere sgradite sorprese: la perizia eseguita dal perito nominato dal giudice riporta lo stato di salute e le condizioni dell’immobile ed è sempre a disposizione di chi è interessato.
Va detto che le perizie a volte sono incomplete o un pò datate, quindi è buona regola fare sempre le verifiche del caso.
Insomma, partecipare alle aste può essere davvero profittevole, ma non si può certo andare alla cieca.
Conoscere i costi da mettere in conto prima di fare l’offerta è fondamentale per il successo della tua operazione.
Se il conto economico è ben fatto difficilmente si commettono gravi errori, perché i costi dell’operazione possono essere valutati in anticipo e con buona precisione.
Ecco un sintetico elenco dei costi di un’operazione immobiliare all’asta (alcuni non cambiano rispetto alle compravendite sul libero mercato).
Costi di aggiudicazione
- prezzo di aggiudicazione (compresa cauzione);
- imposta di registro (2% se prima casa – 9% se seconda casa) o IVA;
- imposte ipotecarie e catastali (€ 100 in totale);
- cancellazione formalità pregiudizievoli (solo se poste a carico dell’aggiudicatario);
- quota del compenso del professionista delegato;
- arretrati condominiali (annualità in corso e quella precedente);
- regolarizzazione abusi edilizi (se presenti);
- imposta sostitutiva sulla plusvalenza pari al 26% sulla differenza tra prezzo di rivendita e prezzo di acquisto (si possono detrarre quasi tutti i costi sostenuti e nulla è dovuto se non si rivende prima di 5 anni).
Altri costi (eventuali)
- ristrutturazione, restyling o home staging;
- costi connessi al mutuo;
- provvigioni agenzia immobiliare in rivendita.
Posso dirti che per investimenti effettuati in regime di 2° casa le spese accessorie di solito si aggirano intorno al 23-25% del prezzo di aggiudicazione (imposta di registro al 9%, cancellazione formalità, oneri condominiali, quota compenso del delegato e regolarizzazione abusi edilizi, escluse eventuali ristrutturazioni ed intermediazioni).
N.B.: questo dato è indicativo e serve a dare un’idea dell’entità della spesa, ma NON può mai sostituire un conto economico dettagliato.
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