Come ho già evidenziato in precedenti post, le aste immobiliari si stanno rapidamente spostando sulle piattaforme telematiche.
Il consiglio, quindi, è di prendere subito confidenza con le nuove procedure per non rimanere fermi al palo.
Ma niente paura, per essere operativi servono soltanto due cose:
- un dispositivo per la firma digitale
- una casella PEC (Posta Elettronica Certificata)
La firma digitale
È l’equivalente informatico di una firma autografa apposta su carta, ma garantisce:
- Autenticità
- Integrità
- Validità legale
Con un dispositivo che contiene un certificato digitale (una smart card o una chiavetta USB), il titolare può firmare digitalmente i propri documenti.
Il suo utilizzo è semplicissimo e non richiede l’installazione di alcun software.
Basta trascinare l’icona del file da firmare sulla casella “firma”, inserire la password quando richiesto e il gioco è fatto.
Il costo è di poche decine di euro e la validità è di 3 anni, rinnovabili alla scadenza.
Nelle aste telematiche, al termine della procedura guidata il sistema genera il file contenente l’offerta di acquisto, che va scaricata e firmata digitalmente.
Unica accortezza: il file non deve essere aperto, pena l’alterazione dello stesso e l’invalidazione dell’offerta.
PEC (Posta Elettronica Certificata)
La PEC è il sistema, ormai diffuso, con il quale è possibile inviare mail con valore legale pari a quello di una raccomandata con ricevuta di ritorno.
L’offerta firmata digitalmente va inviata via PEC al recapito del Ministero (offertapvp.dgsia@giustiziacert.it) e si intende depositata quando la ricevuta di avvenuta consegna arriva nella casella utilizzata per l’invio.
Dato che tra l’invio della PEC e la generazione della ricevuta di consegna passa un certo tempo (almeno qualche ora), è bene procedere con un pò di anticipo.
Per partecipare alle aste telematiche è sufficiente la versione base del servizio, che si può acquistare online per pochi euro.
PEC-ID per la vendita telematica
Dedico poche righe alla PEC-ID, la casella di posta elettronica certificata identificativa per la vendita telematica.
Si tratta di una casella PEC di tipo speciale, in grado di sostituire la firma digitale (questa opzione, però, non è ancora disponibile sul mercato).
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Ad oggi, quindi, per partecipare a un’asta telematica sono sufficienti un dispositivo per la firma digitale e una normale casella PEC.
Alla prossima