Quando partecipi a un’asta immobiliare devi fare i conti con la parte meno razionale della tua natura.
Soprattutto le prime volte (ma non solo) senti una certa adrenalina per via delle aspettative che riponi in quell’operazione…
Considera che ancora prima di iniziare hai già speso tempo ed energie per verificare la fattibilità, richiedere preventivi, valutare il prezzo di rivendita, preparare l’offerta, ecc.
Quando l’asta entra nel vivo si creano situazioni particolari…immagina i rilanci che si susseguono, il timer che scandisce il tempo che passa e soprattutto l’istinto di competizione, che inconsciamente ti spinge a fare uno sforzo in più per prevalere sui tuoi competitor.
Ho visto persone farsi la guerra a colpi di rilanci, anche importanti, quasi per puntiglio personale più che per il reale valore dell’immobile…c’è chi si aggiudica l’asta ad un prezzo perfino superiore a quello di mercato, una cosa senza senso.
Di solito un investitore preparato non si lascia trascinare in situazioni del genere, ma la prospettiva di vedere vanificato in un attimo tutto il lavoro fatto può fare abbassare un po’ la guardia.
1 – Resta sempre FREDDO e DISTACCATO.
Se partendo dall’offerta minima il conto economico ti dice che puoi fare un massimo di 3 rilanci da 1.000 €, nel momento in cui qualcun altro rilancia di più TU ABBANDONI L’ASTA.
Sono cose ovvie e le hai già sentite mille volte. Lo so benissimo.
Ma ti garantisco che il pericolo di cadere in tentazione è sempre in agguato, e anche i più esperti devono starci attenti.
Per riuscire ad aggiudicarsi un immobile “che merita” di solito occorre partecipare a molte aste: 8-10 e anche più…questo dipende da mille fattori e comunque è secondario.
2 – Serve la pazienza del pescatore.
3 – Non scoraggiarti, perché l’asta che ti aggiudicherai sarà il tuo vero affare (e ti ripagherà con gli interessi)!