Spendiamo di più se paghiamo in contanti o con la carta di credito?
E’ statisticamente provato che chi usa abitualmente la carta tende a spendere di più.
Ti stai chiedendo cosa c’entra questo con le aste immobiliari? Adesso ci arriviamo…
L’uso della carta ha modificato la nostra percezione della realtà, perché sposta in avanti il momento del pagamento rispetto al momento del consumo e ci rende più distaccati dall’idea materiale dei soldi…
In pratica la carta riduce il “dolore del pagamento” e abbassa le resistenze di chi acquista, il quale non vede i suoi soldi passare fisicamente di mano.
Questo giochino psicologico ci rende naturalmente propensi a spendere di più…ecco perché nei casinò si usano le fiches e non le banconote!
Questo succede a tutti, anche se razionalmente ne siamo perfettamente consapevoli.
Anche nelle aste immobiliari accade qualcosa di simile.
Se si partecipa di persona, per fare un rilancio occorre dire il proprio nome e cognome e l’importo che si intende offrire, ma in quel momento non si mette mano al portafogli né si appone la firma su un assegno.
Nelle aste telematiche il contesto è diverso, ma questo fenomeno è sempre presente. In questo caso l’offerente entra in un meccanismo mentale che ricorda i videogiochi in cui i giocatori non sono fisicamente uno di fronte all’altro, ma si collegano e si sfidano online. Per fare un rilancio basta digitare un numero nell’apposito form e premere il bottone “OFFRI”, un’azione estremamente familiare per chi è abituato a usare un foglio di calcolo tipo excel.
La semplicità di questi gesti diminuisce drasticamente il “dolore del pagamento”.
Anche se si sta presentando una proposta irrevocabile d’acquisto per decine di migliaia di euro.
Perfino gli investitori più esperti a volte devono fare uno sforzo per non cedere alla tentazione di fare un piccolo strappo alla regola e superare, anche se di poco, il limite prefissato.